Malgrado il gergo comune siamo qui a ricordarvi che la Cervicale non è un sintomo! ma è il termine anatomico con cui si indica la regione della colonna vertebrale compresa tra la testa e il collo.
La Cervicalgia invece è il dolore che avvertiamo lungo questo tratto rientra tra i dolori muscolo-scheletrici più comuni, in particolar modo dai “videoterminalisti”, coloro che trascorrono molto tempo al computer o comunque seduti davanti a uno schermo.
In questo periodo “particolare” complice lo Smart-working la sua incidenza è aumentata in modo esponenziale.
Tra i disturbi alla schiena la cervicalgia è seconda solo alla lombalgia (dolore lombare), si stima che il 67% della popolazione ne venga colpita almeno una volta nella vita; essa aumenta con l'età specialmente nelle donne.
Gli studi sono concordi nel sostenere che l’origine del dolore cervicale sia multifattoriale, determinato in particolar modo da fattori fisici movimenti ripetuti della mano e delle dita, posizioni scomode, tempo trascorso in posizione seduta, stile di vita, mancanza di adeguato esercizio fisico, torsioni e curvature del tronco e soprattutto l’impegno visivo prolungato; ma anche psico-sociali: impegno elevato e stress e ansia sono tutti fattori che contribuiscono all’insorgenza del dolore.
Con l’emergenza COVID lo Smart Working è entrato nelle case degli italiani cambiando abitudini e stili di vita.
Complice il divieto di molte attività e la chiusura di palestre e centri sportivi la sedentarietà è certamente un fattore comune, anche il semplice uscire di casa prevedeva degli spostamenti (camminare , usare le scale, alzarsi più spesso dalla sedia).
Quindi è il computer la causa dei miei dolori?
Precisamente non è il computer che causa il dolore ma la postura che adottiamo nell’usarlo.
Una seduta prolungata comporta quasi sempre una flessione lombare associata all’anteposizione del capo (postura da tartaruga).
Questa posizione aumenta lo stress muscolare dei muscoli estensori del rachide e la cifosi toracica (gobba), con conseguente compenso del rachide cervicale per mantenere lo sguardo orizzontale verso lo schermo.
L’aumento dello stress muscolare nella regione cranio-cervicale può provocare nel tempo spasmi muscolari localizzati e irradiati nelle spalle fino alle mani con alterazione della sensibilità sensoriale (cervico-brachialgia), spesso associati a mal di testa, dolore alle articolazioni temporo-mandibolari che può portare negli stati più severi a nausea e vertigini.
Cosa posso fare per prevenire il dolore cervicale?
Per prevenire questi sintomi si raccomanda da sempre di mantenere una postura corretta, collo non proteso in avanti, braccia poggiate alla scrivania e piedi sempre in appoggio (con eventuale uno sgabello ausiliario).
Il Monitor deve essere posizionato di fronte e all’altezza giusta per non ruotare o flettere la testa ed il tronco ed evitare tensionimuscolari monolaterali.
Un cuscino lombare può essere utile per ricreare la corretta lordosi del tratto lombare che viene normalmente persa durante la seduta.
Questo aspetto è determinante poiché l assetto del tratto lombo-sacrale trasmette delle influenze meccaniche a quello cervicali.
Anche la luce ambientale è importante, lavorare in una stanza ben illuminata evita di aumentare l’impegno visivo.
Alzarsi ogni 50 minuti e fare un po’ di movimento.Durante pause e sgranchirsi la schiena le spalle e le gambe è sempre un ottimo rimedio. Si possono aggiungere degli esercizi specifici che possono allungare i muscoli interessati.
Come curare la Cervicalgia?
Fondamentale in questo caso il ruolo di un terapista che sappia consigliare al meglio il paziente su quali esercizi possono essere più indicati.(vedi figura sotto)
La fisioterapia mi può aiutare?
Il ruolo del fisioterapista è molto importante perché grazie alla fisioterapia manuale e/o strumentale e agli esercizi proposti si possono attenuare molto i dolori ed i fastidi fino a gestirli ed eliminarli.
Massaggi, tecar terapia, tecniche fasciali e bendaggi sono alcuni degli strumenti che il terapista ha per ridurre il dolore e la tensione sia in zona cervicale che sui distretti connessi, ristabilendo una mobilità e funzionalità completa.
La fisioterapia non sarà solo utile a ridurre il dolore lieve, acuto o cronico, ma avrà tra i suoi obiettivi quello di educare la postura del paziente durante l’attività lavorativa.
Buon Smart Working a tutti !!
Enrico Ferrari & Davide Velluti Fisioterapisti Health Lab.